Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22132 del 27 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:22132PEN

Massima

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Il mancato interrogatorio dell'indagato da parte del giudice per le indagini preliminari non determina l'inefficacia dell'ordinanza cautelare, in quanto tale questione non può essere dedotta in sede di riesame, essendo preclusa dal mezzo di impugnazione proposto. Inoltre, la notifica al difensore dell'avviso di deposito degli atti ex art. 293 c.p.p., comma 3, è incompatibile con la proposizione della richiesta di riesame, in quanto quest'ultima postula il deposito di tutti gli atti rilevanti, con facoltà del difensore di esaminarli e trarne copia. Pertanto, il ricorso avverso l'ordinanza di conferma della misura cautelare è dichiarato inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 13/11/2008 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CORTESE ARTURO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. DELEHAYE Enrico, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. Borghese, che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

FATTO

Con ordinanza del 13.11.2008 il Tribunale di Reggio Calab…

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