Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10274 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:10274SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il diniego di autorizzazione per l'esercizio di attività di somministrazione di alimenti e bevande, motivato unicamente sul richiamo all'art. 25, comma 6, della legge regionale n. 21 del 2006 che sospende il rilascio di nuove autorizzazioni fino alla definizione degli indirizzi regionali e dei criteri comunali, è illegittimo qualora tale definizione non sia intervenuta entro il termine sollecitatorio stabilito dalla normativa statale di cui all'art. 3, comma 4, del d.l. n. 223 del 2006, che impone alle regioni e agli enti locali di adeguare le proprie disposizioni legislative e regolamentari entro il 1° gennaio 2007. Pertanto, decorso tale termine, il diniego fondato sulla mancata definizione dei criteri comunali è illegittimo per carenza di istruttoria e di motivazione, in quanto l'amministrazione è tenuta a verificare nel caso concreto la sussistenza dei presupposti per il rilascio dell'autorizzazione, senza poter opporre il mero richiamo alla norma transitoria regionale che non può avere efficacia indefinita. Il Comune, in assenza dei criteri comunali, deve comunque procedere all'istruttoria e al rilascio dell'autorizzazione, valutando la singola fattispecie concreta alla luce dei principi di libertà di iniziativa economica e di proporzionalità, senza poter opporre la mancata definizione dei criteri comunali quale automatico motivo di diniego.

Sentenza completa

N. 10687/2009
REG.RIC.

N. 10274/2014 REG.PROV.COLL.

N. 10687/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10687 del 2009, proposto dal signor Fabrizio CIABATTINI, rappresentato e difeso dall'avv. Roberta Castronuovo, con domicilio eletto presso Studio Legale Castronuovo & Associati in Roma, via Collazia, 2/F;

contro

- il COMUNE di ROMA (ora Roma Capitale), in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Alessandro Rizzo, con lo stesso elettivamente domiciliato in Roma, presso gli Uffici dell’Avvocatura Capitolina in via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento, previa sospensiva,

- della nota in data 2.11.2009 (prot.n.CA/73372) recante la comunica…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.