Cassazione penale Sez. II sentenza n. 44703 del 20 novembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:44703PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la fondatezza di un ricorso avverso una sentenza di condanna, è tenuto a verificare la logicità e la coerenza della motivazione adottata dal giudice di merito, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di appello, salvo che non emerga una manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione stessa. Pertanto, il mero prospettare una diversa ricostruzione dei fatti o una diversa valutazione delle prove, in assenza di evidenti vizi logici o giuridici della motivazione, non è sufficiente a integrare il vizio di manifesta illogicità denunciabile in sede di legittimità. Inoltre, il ricorrente è tenuto a confutare specificamente le argomentazioni svolte dal provvedimento impugnato, senza poter ignorarle o limitarsi a prospettare una diversa soluzione della questione, pena l'inammissibilità del ricorso per genericità del motivo. Infine, la condanna alle spese processuali e al versamento di una somma a favore della cassa delle ammende può essere disposta dalla Corte di cassazione in caso di manifesta infondatezza del ricorso, in applicazione dei principi affermati dalla Corte costituzionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MACCHIA Alberto - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - rel. Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ia. Ta. ;

avverso la sentenza 6.5.08 della Corte d'Appello di Napoli;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere Dott. MANNA Antonio;

udito il Procuratore Generale nella persona del Dott. MARTUSCIELLO Vittorio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza 6.5.08 la Corte d'Ap…

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