Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il complesso contenzioso relativo a una procedura espropriativa avviata dal Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Bari, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. I Commissari Straordinari nominati ai sensi della L.R. n. 19/2001 per la gestione transitoria dei disciolti Consorzi ASI conservano i propri poteri anche oltre il termine semestrale previsto dalla legge, in ragione della necessità di assicurare la continuità della gestione delle attività di tali enti. 2. I Consorzi ASI sono legittimati ad avvalersi della procedura accelerata di cui all'art. 3 della L. n. 1/1978 per l'espropriazione di aree ricomprese nei loro Piani Regolatori Territoriali, in virtù del rinvio operato dall'art. 121 del D.Lgs. n. 267/2000. 3. I Consorzi ASI, in quanto titolari di rilevanti funzioni pubblicistiche nella fase di pianificazione e di apposizione dei vincoli, sono competenti all'adozione degli atti della procedura espropriativa, senza che rilevi il successivo trasferimento di tali competenze alle Province ai sensi della L.R. n. 20/2000. 4. La motivazione degli atti approvativi del progetto e del decreto di occupazione d'urgenza, pur sintetica, risulta adeguata a giustificare la sussistenza delle ragioni di urgenza dell'intervento e a dar conto della ponderazione degli interessi pubblici e privati coinvolti. 5. La variante al Piano Regolatore Territoriale del Consorzio ASI può essere legittimamente approvata mediante il meccanismo del silenzio-assenso previsto dall'art. 2, commi XI, XI-bis e XI-ter, della L. n. 237/1993, come esteso dall'art. 11 della L. n. 341/1995, senza che ciò comporti violazione dei principi costituzionali o della disciplina urbanistica.