Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4243 del 2017

ECLI:IT:TARNA:2017:4243SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso il diniego di condono edilizio e l'ordinanza di demolizione, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. La domanda di condono edilizio, quanto meno per le opere realizzate nel piano seminterrato, deve essere correttamente impostata in relazione alla tipologia dell'intervento, distinguendo tra opere che comportano incremento di volumetria (da includere nella Tipologia 1 dell'allegato alla legge 326/2003) e opere non conteggiabili in termini di volumi utili (da includere nelle Tipologie 4, 5 e 6). L'Amministrazione non ha l'obbligo di andare oltre quanto dichiarato nella domanda di condono per individuare la corretta qualificazione dell'intervento. 2. Il diniego di condono edilizio deve essere adeguatamente motivato, con riferimento sia alla non compatibilità dell'opera rispetto ai vincoli paesaggistici imposti prima della sua realizzazione, sia alla non conformità urbanistica dell'intervento. L'Amministrazione non ha l'obbligo di attivare il "dovere di soccorso" per consentire all'interessato di integrare o rettificare la domanda originaria. 3. L'art. 32, comma 27, lett. d) della legge 326/2003 prevede l'insanabilità delle opere realizzate in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio su immobili soggetti a vincoli imposti prima della loro esecuzione, a tutela di interessi ambientali, paesaggistici e idrogeologici, e non conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici. Tale disposizione ha un campo applicativo autonomo rispetto agli artt. 32 e 33 della legge 47/1985. 4. L'ordinanza di demolizione conseguente al diniego di condono edilizio, in quanto atto vincolato, non può essere autonomamente impugnata, essendo la sua legittimità inscindibilmente connessa a quella del provvedimento di diniego. 5. La sanzione pecuniaria prevista dall'art. 31, comma 4-bis del d.P.R. 380/2001, non ancora irrogata, non può essere oggetto di autonoma impugnazione, in quanto lesione di un interesse meramente eventuale e futuro.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/09/2017

N. 04243/2017 REG.PROV.COLL.

N. 06501/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6501 del 2015, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliato presso lo studio degli Avv. ti ((omissis)) ed ((omissis)) in Napoli, Centro Direzionale, Isola E2, scala A;

contro

COMUNE DI POMPEI, in persona del legale rappresentante pro-tempore, rappresentato e difeso, dall’Avv. ((omissis)) ed, agli effetti del presente giudizio, domiciliato presso la Segreteria del T.A.R. Campania in Napoli, alla P. zza Municipio, n. 64;

per l’annullamento

- quanto al ricorso introduttivo:

- del provvedimento prot. n. …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.