Il creditore che agisce per il pagamento di un credito ha l'onere di provare il titolo del suo diritto, mentre l'eventuale pagamento o estinzione del debito costituisce un fatto estintivo la cui prova incombe sul debitore che lo eccepisce. Tale principio trova applicazione anche nell'ipotesi in cui il credito sia stato oggetto di accollo, non liberatorio per il debitore originario, non determinando tale situazione alcuna sussidiarietà a carico dell'accollato e a favore dell'accollante, né oneri di preventivi avvisi o di costituzione in mora a vantaggio del medesimo. Inoltre, la norma di cui all'art. 93, comma 4, L. Fall. si limita a porre in capo al creditore un onere di allegazione in ordine alla determinazione della somma che si intende insinuare al passivo, senza imporgli alcun onere probatorio in ordine alle rate riscosse. Infine, il giudice di merito è tenuto a valutare tutti i fatti e gli elementi probatori rilevanti ai fini della decisione, senza omettere di esaminare circostanze fattuali specificamente dedotte e discusse tra le parti.