Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35288 del 21 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:35288PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, accertata con sentenza di condanna anche non definitiva, comporta una presunzione relativa di pericolosità sociale dell'imputato, che può essere superata solo quando emergano elementi concreti, addotti dalla parte interessata o desumibili dagli atti, idonei a dimostrare la cessazione del vincolo associativo e l'allontanamento definitivo del soggetto dal sodalizio criminale. Tuttavia, il decorso di un consistente lasso di tempo tra la commissione del reato e l'applicazione della misura cautelare non determina automaticamente il venir meno delle esigenze cautelari, dovendo il giudice valutare la gravità della condotta accertata, il radicamento territoriale e l'organizzazione gerarchica della consorteria mafiosa, nonché la permanenza dell'adesione dell'imputato al sodalizio, anche in costanza di detenzione. Pertanto, la presunzione di pericolosità sociale del partecipe ad associazione mafiosa può essere superata solo in presenza di elementi concreti che dimostrino l'effettiva e definitiva rescissione dei legami con l'organizzazione criminale, senza che il mero decorso del tempo sia di per sé sufficiente a neutralizzare le esigenze cautelari, le quali devono essere valutate alla luce della gravità della condotta e del contesto associativo di riferimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CANANZI Frances - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/12/2021 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
letti gli atti e il ricorso proposto dagli avvocati (OMISSIS) e (OMISSIS);
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale EPIDENDIO TOMASO che chiedeva dichiararsi inammissibile il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CANANZI FRANCESCO.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale del riesame di Reggio Calabria, in funzione di giudice dell'appello ex artico…

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