Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35440 del 11 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:35440PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il diritto di critica, pur essendo un diritto costituzionalmente garantito, trova un limite nel rispetto della reputazione altrui, sicché l'esercizio di tale diritto non può spingersi fino all'utilizzo di espressioni offensive e gratuitamente lesive della sfera personale del soggetto criticato. Tuttavia, quando la critica provenga da un soggetto che abbia un interesse diretto e qualificato a denunciare presunte irregolarità o mancanze di trasparenza nell'operato di un amministratore, essa deve essere valutata con maggiore indulgenza, purché le espressioni utilizzate, pur potendo risultare aspre, non travalicano i confini della continenza e della continua finalità informativa. In tali casi, il giudice deve verificare se le affermazioni, nel loro complesso, siano state effettivamente eccessive e offensive, oppure se rientrino ancora nell'ambito del legittimo esercizio del diritto di critica, tenendo conto della qualità del soggetto che la esercita e dell'interesse pubblico sotteso alla denuncia di eventuali irregolarità. Laddove la critica risulti contenuta entro tali limiti, essa deve essere ritenuta scriminata ai sensi dell'art. 51 c.p., in quanto espressione di un diritto costituzionalmente garantito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. PI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 03/10/2008 TRIBUNALE di CAGLIARI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE BERARDINIS SILVANA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Salvi Giovanni, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per essere il reato estinto per remissione di querela.

RITE…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.