Il reato di occupazione abusiva di un immobile si configura quando l'agente, senza titolo, entra e si insedia in un alloggio altrui con la volontà di occuparlo, a prescindere dalla sussistenza di uno stato di necessità. Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità penale, deve accertare in modo approfondito l'elemento soggettivo del reato, basandosi sulle risultanze probatorie acquisite nel contraddittorio delle parti, senza incorrere in macroscopici travisamenti. La pena, in tali casi, deve essere determinata in misura adeguata ai concreti parametri del fatto, senza eccedere il minimo edittale, salvo che non ricorrano circostanze aggravanti. Il controllo di legittimità sulla motivazione della sentenza di appello di conferma si estende anche alla sentenza di primo grado, formando un unico complessivo corpo argomentativo, purché i giudici del gravame abbiano esaminato le censure proposte con criteri omogenei e fatto frequenti riferimenti ai passaggi logico-giuridici della prima decisione.