Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14620 del 30 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:14620PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La provocazione non può essere riconosciuta come attenuante quando la reazione violenta dell'imputato è sproporzionata e macroscopicamente scollegata rispetto all'azione ingiusta della vittima, in quanto in tali casi lo stato d'ira o il nesso causale tra il fatto ingiusto e la reazione criminosa risultano ontologicamente esclusi. Pertanto, l'attenuante della provocazione non sussiste qualora la sproporzione tra il fatto ingiusto altrui e il reato commesso sia talmente grave e macroscopica da far escludere lo stato d'ira ovvero il nesso causale tra il fatto ingiusto e l'ira, rientrando il fatto ingiusto altrui negli antefatti che possono incidere sulla spinta a delinquere ma non sulla possibilità di attenuare la pena. La valutazione della sproporzione tra l'offesa e la reazione non richiede un requisito di proporzionalità matematica, ma un giudizio di adeguatezza e ragionevolezza della reazione rispetto al fatto ingiusto subito. Inoltre, la presenza di reciproci atteggiamenti provocatori e di sfida tra le parti esclude la configurabilità dell'attenuante della provocazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/02/2017 della CORTE ASSISE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DE GREGORIO EDUARDO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. LIGNOLA FERDINANDO;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto;
Udito il difensore:
Per le parti civili l'avvocato (OMISSIS) chiede inammissibilita' de…

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