Cassazione civile Sez. VI sentenza n. 15607 del 24 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:15607CIV

Massima

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L'impugnazione diretta dell'ordinanza del giudice di appello che dichiara inammissibile l'appello ai sensi dell'art. 348-bis c.p.c. è inammissibile, in quanto tale ordinanza non è autonomamente impugnabile. L'unica impugnazione ammissibile è quella della sentenza di primo grado, ma essa è tardiva se proposta oltre il termine di 60 giorni dalla comunicazione dell'ordinanza di inammissibilità dell'appello, in violazione dell'art. 348-ter, comma 3, c.p.c. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di inammissibilità dell'appello e la sentenza di primo grado deve essere dichiarato inammissibile, con condanna del ricorrente soccombente al pagamento delle spese del giudizio di legittimità in favore della parte che ha resistito con controricorso, nonché all'ulteriore versamento del contributo unificato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 3

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FINOCCHIARO Mario - Presidente

Dott. AMENDOLA Adelaide - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

Dott. DE STEFANO Franco - rel. Consigliere

Dott. BARRECA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso 4344-2014 proposto da:

(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS), giusta procura a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

(OMISSIS) SPA, in persona di funzionario munito di procura ad litem, elettivamente domiciliata in (OMISSIS) presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentata e difesa dall'avvocato (OMISSIS), giusta procura …

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