Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29014 del 5 luglio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:29014PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la capacità di intendere e di volere dell'imputato minorenne al momento del fatto, è tenuto a compiere un ragionevole affidamento sugli esiti della perizia psichiatrica, confrontandoli in modo adeguato e argomentato con le eventuali risultanze istruttorie contrarie. Ove emergano elementi di seria confutazione delle conclusioni peritali, il giudice non può aderire acriticamente ad esse, ma deve procedere a un nuovo accertamento peritale, specie quando il fatto sia stato commesso in epoca diversa e distante rispetto a quella oggetto della precedente valutazione, in considerazione della possibile evoluzione della maturità psichica dell'imputato. Il vizio motivazionale è rilevabile in sede di legittimità quando il giudice di merito: a) richiama in modo generico e non adeguato i risultati della perizia, senza spiegare le ragioni per cui disattende le conclusioni della consulenza di parte; b) non realizza un adeguato controllo sulla completezza cognitiva e sul metodo utilizzato dai periti; c) compie un evidente travisamento del significato di elementi dimostrativi ulteriori, acquisiti al processo e utili a convalidare o smentire le conclusioni della perizia. In tali ipotesi, il giudice di merito è tenuto a una nuova valutazione della capacità di intendere e di volere dell'imputato al momento del fatto, anche in considerazione del grado di maturazione psichica raggiunto dall'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI PAOLA Sergio - Presidente

Dott. D'AURIA Donato - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - rel. Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

 
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/6/2022 della Corte di appello di Catania, sezione per i minorenni;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott.ssa ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Si procede nei confronti del ricorrente minorenne al momento del fatto ((OMISSIS)), p…

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