La disapplicazione della norma interna incompatibile con la direttiva europea auto-esecutiva determina l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna per sopravvenuta abolitio criminis, con conseguente revoca della condanna, nel rispetto del contraddittorio e della partecipazione obbligatoria del pubblico ministero al procedimento di esecuzione, in quanto il "subprocedimento" di revoca della sentenza di condanna per abolitio criminis o dichiarazione di illegittimità costituzionale della norma incriminatrice appartiene al genere dei procedimenti di esecuzione le cui modalità di svolgimento sono stabilite in via generale dall'articolo 666 c.p.p., salva l'eccezionale ipotesi di procedimento "senza formalità" previsto dall'articolo 667 c.p.p., comma 4, inapplicabile al di fuori del caso espressamente previsto o espressamente richiamato.