Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9167 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:9167SENT

Massima

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Il sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, manifestato con espressa dichiarazione di acquiescenza alle determinazioni impugnate, comporta la declaratoria di improcedibilità del ricorso, ai sensi dell'art. 35, comma 1, lettera c), del Codice del processo amministrativo. Tale principio trova applicazione anche nei casi in cui il ricorrente abbia precedentemente impugnato un provvedimento di revoca di agevolazioni, il cui giudizio sia stato dichiarato perento, e successivamente abbia presentato una nuova domanda di liquidazione del saldo, respinta dall'amministrazione in ragione della sopravvenuta inoppugnabilità del provvedimento di revoca. Infatti, la mancanza di interesse attuale e concreto alla decisione, manifestata dalla parte ricorrente, determina l'improcedibilità del ricorso, con conseguente compensazione delle spese di giudizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/07/2019

N. 09167/2019 REG.PROV.COLL.

N. 02306/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2306 del 2013, proposto da
((omissis)) quale titolare della ditta “Il Rustichello”, rappresentata e difesa dall’avv. ((omissis)), elettivamente domiciliata presso lo studio del dott. ((omissis)) in Roma, via B. Tortolini, 30;

contro

Ministero dello sviluppo economico, in persona del Ministro in carica, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato presso i cui uffici in Roma, via dei Portoghesi, 12, è domiciliato;

per l'annullamento

- del provvedimento di cui alla nota prot. 39924 del 30.11.2012 (comunicata il successivo 10.12), con cui il Ministero dello sviluppo econo…

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