Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37329 del 11 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:37329PEN

Massima

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Il diritto di critica e di cronaca, pur essendo un diritto costituzionalmente garantito, trova un limite nel rispetto della reputazione altrui e nella continenza espressiva. Pertanto, l'esercizio di tale diritto non può giustificare l'utilizzo di espressioni offensive e ingiuriose, anche se riferite a fatti socialmente rilevanti, quando non sia dimostrata la veridicità di tutte le affermazioni contenute negli articoli di stampa. Il dolo del reato di diffamazione a mezzo stampa non richiede la specifica intenzione di offendere la reputazione altrui, essendo sufficiente il dolo generico, ovvero la consapevolezza di utilizzare parole ed espressioni socialmente interpretabili come offensive. La reiterazione del comportamento illecito e i precedenti specifici dell'imputato possono giustificare una pena congrua e adeguata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. FUMO M. - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3954/2010 CORTE APPELLO di CATANIA, del 21/11/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/07/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MAURIZIO FUMO;

udito il PG in persona del sost.proc.gen. Dott. Izzo G., che ha chiesto rigettarsi il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la sentenza in epigrafe, la corte di appello di Catania, in parziale riforma della sentenza …

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