Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26608 del 2 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:26608PEN

Massima

Il comportamento contrario alle regole del buon vivere civile, anche se non intrinsecamente illegittimo, può integrare il "fatto ingiusto" che scrimina l'ingiuria pronunciata in reazione, purché tale comportamento sia caratterizzato da un'assoluta e irritante noncuranza nei confronti delle rimostranze altrui. L'esimente della provocazione, prevista dall'art. 599, comma 2, c.p., non richiede che il "fatto ingiusto" abbia i caratteri dell'illiceità, essendo sufficiente che esso si ponga in contrasto con le ordinarie regole di convivenza sociale, determinando una reazione sproporzionata ma comprensibile da parte del soggetto offeso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SANDRELLI Giangiacomo - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AG. LU. N. IL (OMESSO);

contro

2) PE. ER. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 06/10/2006 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SCALERA VITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. Giovanni D'Angelo, che chiede il rigetto del ricorso;

udito l&#x…

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