Cassazione penale Sez. II sentenza n. 31951 del 23 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:31951PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione di una misura di prevenzione personale, deve accertare l'attualità della pericolosità sociale del proposto sulla base di una valutazione oggettiva di elementi fattuali sintomatici della sua condotta abituale e del suo tenore di vita, senza limitarsi a meri sospetti o presunzioni, ma esaminando globalmente la sua intera personalità come risultante da tutte le manifestazioni sociali della sua vita, anche in relazione a precedenti penali, recenti denunce per gravi reati, frequentazione di pregiudicati e soggetti sottoposti a misure di prevenzione, nonché disponibilità di risorse finanziarie prive di giustificazione. Tale valutazione deve essere effettuata con particolare rigore quando il proposto abbia subito una detenzione per un congruo lasso di tempo, in quanto la detenzione, pur non essendo incompatibile con il protrarsi della pericolosità, non ne implica necessariamente la persistenza. Inoltre, il giudizio di pericolosità sociale è autonomo rispetto al giudizio penale, sicché elementi probatori idonei ad essere utilizzati per il primo possono non avere alcuna valenza in ordine al secondo, essendo diversi i fini cui tendono le due procedure. Infine, in tema di misure di prevenzione patrimoniali, il ricorso per cassazione avverso il decreto di confisca di un bene immobile ritenuto fittiziamente intestato a terzi è inammissibile per difetto di interesse, in quanto la legittimazione ad impugnare spetta al terzo apparente intestatario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo Liber - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS) nato il (OMISSIS);

2. (OMISSIS) nata il (OMISSIS);

avverso il decreto del 28/09/2012 della Corte di Appello di Catanzaro;

Visti gli atti, il decreto ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Geppino Rago;

letta la requisitoria del Procuratore Generale in persona del Dott. Gialanella Antonio che ha concluso per l'inammissibilita' di entrambi i ricorsi.

FATTO

1. Con decreto del 28/09/2012, la …

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