Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 22616 del 9 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:22616PEN

Massima

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Il datore di lavoro e gli altri garanti della sicurezza sul lavoro sono tenuti ad adottare tutte le misure di prevenzione e protezione necessarie per tutelare l'incolumità dei lavoratori, anche in considerazione della possibilità che questi possano tenere condotte imprudenti o negligenti. L'obbligo di vigilanza grava sui garanti anche rispetto a tali comportamenti dei dipendenti, potendosi escludere il nesso causale tra la condotta colposa dei garanti e l'evento lesivo solo nei casi in cui sia provata l'abnormità del comportamento del lavoratore infortunato, tale da porsi al di fuori di ogni possibilità di controllo da parte dei preposti all'applicazione delle misure antinfortunistiche. Pertanto, qualora il lavoratore infortunato stia svolgendo mansioni rientranti nei suoi compiti, anche se in modo imprudente, non può ritenersi sussistente l'interruzione del nesso causale, essendo onere dei garanti predisporre adeguate misure di prevenzione e protezione. La valutazione della gravità della condotta del lavoratore e della sua incidenza causale sull'evento lesivo rientra nell'esclusiva competenza del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se sorretto da motivazione logica e coerente con le risultanze processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROMIS Vincenzo - Presidente

Dott. MONTAGNI Andrea - rel. Consigliere

Dott. GIANNITI Pasquale - Consigliere

Dott. MICCICHE' Loredana - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2103/2015 CORTE APPELLO di GENOVA, del 23/02/2016;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/04/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANDREA MONTAGNI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CASELLA GIUSEPPINA, che ha concluso per l'inammissibilita' d…

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