Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15210 del 11 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:15210PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso si configura nel caso di stabile inserimento dell'agente nella struttura organizzativa della consorteria, idoneo a dare luogo alla messa a disposizione del sodalizio per il perseguimento dei comuni fini criminosi. Tale partecipazione può essere desunta da una pluralità di indicatori fattuali, purché, sulla base di una loro lettura unitaria e di attendibili regole di esperienza attinenti al fenomeno della criminalità di stampo mafioso, possa logicamente inferirsi un apporto concreto dell'individuo all'interno del sodalizio. Tra tali indicatori rientrano, a titolo esemplificativo, i comportamenti tenuti nelle pregresse fasi di "osservazione" e "prova", l'affiliazione rituale, l'investitura della qualifica di "uomo d'onore", la commissione di delitti-scopo, oltre a molteplici e significativi "facta concludentia", idonei a dare la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo associativo. La precedente condanna per partecipazione alla medesima associazione criminale costituisce un elemento rilevante del compendio probatorio, che può contribuire positivamente a delineare la persistente - rinnovata - adesione, purché valutato unitamente ad altri elementi di prova dimostrativi della permanenza all'interno della associazione. La violazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere ritenuta in continuazione con il reato associativo, qualora emerga che la deliberazione iniziale abbia investito anche tale eventualità, essendo la misura di prevenzione una probabile evoluzione per chi aderisce ad un'organizzazione criminale di tipo mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. SGUBBI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/04/2021 della CORTE APPELLO di CALTANISSETTA
visti gli atti, ii provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dai Consigliere RENATA SESSA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore LUCIA ODELLO; che ha concluso chiedendo.
Il Procuratore Generale conclude per il rigetto di entrambi i ricorsi proposti.
udito il difensore.
L'avvocato (OMISSIS) si riporta ai motiv…

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