Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 40368 del 31 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:40368PEN

Massima

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Il reato di minaccia nei confronti di pubblici ufficiali intervenuti per prestare soccorso a seguito di aggressioni fisiche subite da terzi non può essere escluso per difetto dell'elemento psicologico, in quanto la condotta di minaccia è punita a titolo di dolo generico, essendo sufficiente la coscienza e volontà di porre in essere il comportamento minaccioso, a prescindere dalla finalità perseguita dall'agente. Inoltre, la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena in un precedente giudizio non preclude la revoca di tale beneficio in caso di commissione di un nuovo reato, in quanto la sospensione condizionale della pena è subordinata alla condizione che il condannato non commetta un nuovo delitto nel periodo di prova, pena la revoca del beneficio. Pertanto, il giudice è tenuto a revocare la sospensione condizionale della pena precedentemente concessa qualora il condannato commetta un nuovo reato, indipendentemente dalla gravità dello stesso, essendo sufficiente l'accertamento della sua commissione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Consigliere

Dott. AGRO' Antonio - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di L'Aquila;

avverso la sentenza emessa in data 23-10-2006 dal Tribunale di Teramo nei confronti di:

Mo. Ca., nato a (OMESSO) il (OMESSO);

Visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso.

Udita la relazione fatta dal Consigliere, Dott. ((omissis)).

Udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sosti…

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