Il provvedimento con il quale il tribunale, in sede di reclamo ai sensi degli articoli 669 terdecies e 624 del codice di procedura civile, decide sull'ordinanza emessa dal giudice dell'esecuzione in ordine all'istanza di sospensione avanzata dall'opponente in un giudizio di opposizione di terzo ex articolo 619 del codice di procedura civile, ha natura provvisoria ed è per tale ragione privo dei caratteri della decisorietà e della definitività, dovendo pertanto escludersene la ricorribilità per cassazione ai sensi dell'articolo 111 della Costituzione. Il provvedimento di rigetto del reclamo avverso l'ordinanza di sospensione del processo di espropriazione immobiliare, emesso in un giudizio di opposizione di terzo, non è pertanto impugnabile con ricorso per cassazione, in quanto atto non definitivo e privo dei requisiti di decisorietà richiesti per l'accesso al giudizio di legittimità. La pronuncia del tribunale in sede di reclamo ha carattere meramente interlocutorio e non esaurisce la cognizione della controversia, la quale rimane pendente dinanzi al giudice dell'esecuzione per la decisione nel merito dell'opposizione di terzo. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso tale provvedimento deve essere dichiarato inammissibile, in quanto diretto avverso un atto non definitivo e privo dei requisiti di impugnabilità in Cassazione.