Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 16665 del 14 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:16665CIV

Massima

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Il custode della cosa è responsabile ai sensi dell'art. 2051 c.c. per i danni da essa cagionati, salvo che dimostri il caso fortuito, il quale può consistere in un fatto naturale, in una condotta di un terzo estraneo o in un comportamento della vittima. Tuttavia, affinché la condotta della vittima escluda in tutto o in parte la responsabilità del custode, il giudice deve valutare: 1) in che misura il danneggiato avrebbe potuto prevedere ed evitare il danno; 2) se il danneggiato ha rispettato il generale dovere di ragionevole cautela; 3) se la condotta del danneggiato abbia costituito un'evenienza irragionevole o inaccettabile secondo un criterio probabilistico di regolarità causale, tale da interrompere il nesso eziologico tra la cosa in custodia e l'evento dannoso. Tali valutazioni devono essere adeguatamente motivate dal giudice di merito, non essendo sufficiente il mero riscontro di una condotta colposa del danneggiato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati

Dott. DE STEFANO Franco - Presidente

Dott. GIANNITI Pasquale - Consigliere

Dott. PELLECCHIA Antonella - Consigliere

Dott. SAIJA Salvatore - Consigliere - Rel.

Dott. FANTICINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente

ORDINANZA
sul ricorso N. 798/2021 R.G. proposto da:
Ch.Ed. , elettivamente domiciliato in Roma, Via (...), presso lo studio dell'avv. Sa.Po., rappresentato e difeso dall'avv. Il.Pa. come da procura in calce al ricorso, domicilio digitale (...)
- ricorrente -
contro
(...) Spa , in persona del procuratore speciale ((omissis)), elettivamente domiciliata in Roma, Via (...), presso lo studio dell'avv. Gi.Ci., che la rappresenta e difende come da procura in calce al controricorso, domicilio digitale (...)
- controricorrente -
avverso la sente…

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