Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 16456 del 20 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:16456PEN

Massima

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La misura cautelare personale degli arresti domiciliari, disposta nei confronti di un soggetto per reati di maltrattamenti in famiglia e abbandono di persone incapaci, perde di interesse ai fini dell'impugnazione in Cassazione una volta che la stessa sia stata revocata, in assenza di una richiesta finalizzata all'accertamento della sussistenza delle condizioni per l'equa riparazione per l'ingiusta detenzione. Infatti, la revoca della misura cautelare in pendenza del ricorso per cassazione determina l'inammissibilità dell'impugnazione per sopravvenuta carenza di interesse, salvo che il ricorrente non abbia manifestato l'interesse a coltivare il ricorso ai fini dell'accertamento della sussistenza dei presupposti per l'equa riparazione. Tale principio si fonda sulla consolidata giurisprudenza di legittimità in materia di impugnazioni incidentali "de libertate", secondo cui l'interesse all'impugnazione di una misura cautelare personale dopo la sua cessazione è ravvisabile, ai fini dell'equa riparazione per l'ingiusta detenzione, solo se si fa questione dell'accertamento della sussistenza delle condizioni di applicabilità per tutti i titoli di reato per i quali la misura è stata disposta. Pertanto, in assenza di una specifica richiesta in tal senso, il ricorso avverso l'ordinanza che ha confermato la misura cautelare degli arresti domiciliari deve essere dichiarato inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse, senza che ciò comporti la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle Ammende, non essendo configurabile un'ipotesi di soccombenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1566/2014 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 23/09/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALESSANDRA BASSI;

lette le conclusioni del PG Dott. FRATICELLI Mario nel senso della inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha insistito per l'accoglimento dei motivi.

FATTO E DIRITTO

1. Con provvedimento del 23 settembre 2014, emessa a seguito di ricorso ai…

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