Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 7129 del 14 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:7129PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro la Pubblica Amministrazione, in particolare di turbativa d'asta, può essere configurato anche in assenza di una struttura organizzativa formalmente predisposta allo scopo criminoso, essendo sufficiente che l'accordo associativo trovi attuazione attraverso l'utilizzo di una preesistente struttura organizzativa, anche se originariamente dedita ad attività lecite, purché tale struttura sia funzionale all'attuazione dell'indeterminato programma criminoso e alla consumazione dei reati-fine. In tal caso, non è necessario che il vincolo associativo assuma carattere di stabilità, essendo sufficiente che esso, a prescindere dalla sua durata nel tempo, non sia a priori circoscritto alla commissione di uno o più reati predeterminati. Ai fini della sussistenza del pericolo di recidiva, che legittima l'applicazione di una misura cautelare, è sufficiente che il giudice rilevi l'esistenza di una fitta rete di relazioni illecite instaurate dall'indagato con soggetti operanti nel suo settore di mercato, con amministratori pubblici e direttori tecnici impegnati nel settore delle opere pubbliche, tale da consentirgli la possibilità di reiterare condotte delittuose della stessa specie, anche a dispetto di eventuali misure ablative disposte nei confronti delle sue aziende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 1300/18 del Tribunale del Riesame Catanzaro del 26-27/07/2018;
esaminati gli atti e letti il ricorso ed il provvedimento decisorio impugnato;
udita la relazione del consigliere, VILLONI O.;
sentito il pubblico ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ANGELILLIS C., che ha concluso per il rigetto;
sentiti i difensori del ricorrente, avv. (OMISSIS) e avv. (OMISSIS), che hanno insistito per l'accoglimento del ricorso.
R…

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