Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4233 del 28 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:4233PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, alla tratta e allo sfruttamento della prostituzione è configurabile quando sussistono i seguenti elementi: il numero dei concorrenti superiore a tre, la stabilità del vincolo associativo destinato a permanere oltre la consumazione dei singoli reati, la consapevolezza e la volontà di cooperare per la realizzazione di uno scopo illecito comune. Tali elementi devono essere desumibili dalla ricostruzione puntuale e logica delle condotte tenute dai membri dell'associazione, quali il reclutamento di donne, il loro trasferimento in Italia, l'utilizzo di soprannomi, telefoni cellulari e documenti falsi, nonché l'adozione di un linguaggio criptico e di rituali volti a condizionare psicologicamente le vittime. Il reato di tratta di persone, di cui all'art. 601 c.p., è integrato anche quando la finalità dello sfruttamento sessuale non si realizzi, essendo sufficiente che l'agente abbia agito con il dolo specifico di ridurre la vittima in uno stato di soggezione continuativa, approfittando della sua particolare vulnerabilità. Tale reato è autonomo e distinto rispetto a quello di reclutamento e sfruttamento della prostituzione, di cui alla L. n. 75/1958, art. 3, in quanto tutela la libertà individuale anziché l'ordine pubblico e la pubblica moralità. Tuttavia, l'applicazione dell'aggravante prevista dall'art. 601, comma 2, c.p. è esclusa quando la finalità dello sfruttamento sessuale sia già ricompresa nell'elemento materiale del reato di reclutamento e sfruttamento della prostituzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Anton - rel. Consigliere

Dott. GURDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 9/2010 CORTE ASSISE APPELLO di CATANIA, del 30/05/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/10/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;

Udito il Procuratore Generale in persona;

Udito il Procuratore generale della repubblica presso la Corte di Cassazione, dr. Volpe Giuseppe che ha concluso per il rigetto del ricorso.

Udito, per il r…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.