Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16313 del 14 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:16313PEN

Massima

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Il vincolo associativo per il reato di associazione a delinquere può essere desunto anche dalla partecipazione a un solo reato-fine, purché il ruolo svolto e le modalità dell'azione dimostrino l'effettiva appartenenza al sodalizio criminale e la consapevole condivisione del programma delittuoso. Ciò può verificarsi quando il contributo fornito non avrebbe potuto essere prestato da un soggetto estraneo all'organizzazione, ovvero quando l'autore del singolo reato impieghi mezzi e sistemi propri del gruppo, evidenziando così la sua possibilità di utilizzarli autonomamente in qualità di membro e non di mero esecutore occasionale. Inoltre, la giurisprudenza ammette che talora anche la partecipazione a un episodio soltanto dell'attività delittuosa programmata possa costituire elemento indiziante dell'appartenenza all'associazione, soprattutto quando ricorrano elementi che dimostrino il tipo di criminalità, la struttura e le caratteristiche dei singoli reati, le modalità di esecuzione, l'uso di soprannomi, il collegamento stabile con il territorio di riferimento dell'organizzazione e la disponibilità del soggetto nei confronti del gruppo, tale da poter essere facilmente cooptato al momento del bisogno. Tali indizi, valutati nel loro complesso, possono fondare un giudizio di gravità indiziaria sulla partecipazione dell'indagato al vincolo associativo, senza che sia necessaria la prova della sua diretta partecipazione a tutti i reati-fine programmati dal sodalizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinan - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 914/2013 TRIB. LIBERTA' di BARI, del 24/07/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FERDINANDO LIGNOLA;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, Dr. Giovanni D'Angelo, ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio;

il difensore dell'imputato, avv. (OMISSIS), ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 2 l…

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