Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34160 del 4 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:34160PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato può essere affermato sulla base di un quadro probatorio indiziario, purché gli indizi siano gravi, precisi e concordanti, tali da escludere ragionevoli ipotesi alternative e da condurre, attraverso un percorso logico e coerente, alla responsabilità dell'imputato al di là di ogni ragionevole dubbio. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del concorso, deve dare conto in modo puntuale e analitico degli elementi probatori posti a fondamento della propria decisione, confutando in modo logico e convincente le tesi difensive, senza che sia necessaria una specifica ed esplicita confutazione di ogni singola deduzione difensiva, essendo sufficiente che la motivazione evidenzi una ricostruzione dei fatti che conduca alla reiezione della deduzione difensiva implicitamente e senza lasciare spazio ad una valida alternativa. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione sulla motivazione della sentenza di merito è limitato ai soli vizi di macroscopica evidenza, restando ininfluenti le minime incongruenze, e non può spingersi a una nuova valutazione degli elementi fattuali già ampiamente esaminati dal giudice di merito. Inoltre, la Corte di Cassazione non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito in ordine all'applicazione delle circostanze attenuanti e alla determinazione della pena, purché la decisione sia logicamente e congruamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. TE. CU. AL. nato il (OMESSO);

2. RI. SA. nato il (OMESSO);

3. T. S. nato il (OMESSO);

4. R. C. nato il (OMESSO);

avverso la sentenza del 30/03/2007 della Corte di Appello di Torino;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. Geppino Rago;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott.…

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