Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28633 del 17 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:28633PEN

Massima

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Il danneggiamento aggravato sussiste quando, sulla base di dati oggettivi e incontestati, l'azione dannosa non può essere considerata il frutto di una condotta involontaria, ma è il risultato di una condotta intenzionale e consapevole dell'agente, a prescindere dalla sussistenza o meno dell'elemento soggettivo del dolo. Ai fini della configurabilità del reato, è sufficiente che l'agente abbia agito con coscienza e volontà di porre in essere la condotta materiale lesiva, senza che sia necessario accertare la specifica intenzione di danneggiare. La Corte di Cassazione, nel confermare la condanna per il reato di danneggiamento aggravato, ha ritenuto che la ricostruzione del fatto fornita dall'imputato, volta a sostenere la natura colposa della sua condotta, fosse smentita dagli elementi oggettivi emersi, i quali dimostravano inequivocabilmente l'intenzionalità dell'azione dannosa. Pertanto, la sussistenza dell'elemento soggettivo del dolo può essere desunta in via presuntiva dalla natura stessa della condotta posta in essere, senza che sia necessario l'accertamento di una specifica finalità di danneggiamento. La Corte ha altresì precisato che la conferma della condanna per il reato di danneggiamento aggravato è rimasta immodificata, essendo stata riformata solo la sentenza di assoluzione per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo L. - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. CARRELLI P.d.M. Rober - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 11/1/2012 della Corte d'appello di Genova, 3 sezione penale;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Roberto Maria Carrelli Palombi di Montrone;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, dott. STABILE Carmine, che ha concluso chiedendo che …

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