Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2511 del 2015

ECLI:IT:TARMI:2015:2511SENT

Massima

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L'annullamento di un provvedimento amministrativo di concessione di un vantaggio economico, anche in presenza di una situazione soggettiva consolidata del beneficiario, deve essere preceduto da una valutazione comparativa degli interessi pubblici e privati coinvolti, tenendo conto della buona fede del beneficiario e dell'eventuale sopravvenienza di norme che legittimino la sua posizione, nonché dell'avvenuta realizzazione dell'intervento finanziato. L'amministrazione non può traslare sul privato la responsabilità dell'accoglimento di una domanda, quando non risulti alcuna attività fraudolenta o omissiva del medesimo, essendo compito esclusivo dell'amministrazione vagliare la legittimità delle domande presentate. Il mancato svolgimento di tale valutazione comparativa rende illegittimo l'annullamento del provvedimento concessorio, anche in presenza di un vizio originario dello stesso.

Sentenza completa

N. 00830/2015
REG.RIC.

N. 02511/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00830/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 830 del 2015, proposto da: Andrea Gusmeroli, rappresentato e difeso dagli avv. Giorgio Corno, Ettore Ribolzi, con domicilio eletto presso Ettore Ribolzi in Milano, Via Ariosto, 30;

contro

Regione Lombardia, rappresentato e difeso per legge dagli avv. Sabrina Gallonetto, Pio Dario Vivone, domiciliata in Milano, piazza Città di Lombardia, 1;

per l'annullamento

del decreto n.2014 del 16 marzo 2015, a firma della Direzione generale Sport e Politiche per i Giovani avente ad oggetto la revoca del contributo concesso con il DDUO 1554 del 22 febbraio 2010 al ricorrente per il recupero di immobi…

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