Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7624 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:7624SENT

Massima

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Il ricorso giurisdizionale diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, qualora questa dichiari di non avere più interesse alla decisione della controversia. In tal caso, il giudice amministrativo, accertato il venir meno dell'interesse all'azione, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di lite tra le parti. Tale principio trova applicazione anche nell'ambito di impugnazioni di bandi di concorso pubblico, ove il ricorrente manifesti la cessazione del proprio interesse alla decisione della controversia. In tali ipotesi, il giudice, constatato il difetto di interesse sopravvenuto, è chiamato a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza entrare nel merito delle questioni dedotte, compensando le spese di giudizio tra le parti in ragione della peculiare natura della vicenda processuale.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/07/2018

N. 07624/2018 REG.PROV.COLL.

N. 03854/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3854 del 2010, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via G. P. ((omissis)) n.47;

contro

Ministero dell'Istruzione dell'Universita' e della Ricerca non costituito in giudizio;
Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

nei confronti

((omissis)) non costituito in giudizio;
((omi…

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