Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 683 del 2024

ECLI:IT:TARVEN:2024:683SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria funzione di verifica della persistenza dell'interesse ad agire, può dichiarare il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, anche in assenza di espressa dichiarazione della parte ricorrente, qualora il suo comportamento processuale, come l'omessa risposta a una comunicazione di cortesia finalizzata a sollecitare la conferma dell'interesse, sia univocamente indicativo della sopravvenuta perdita di interesse alla decisione della causa. Tale soluzione, fondata sul principio di leale collaborazione tra parti e giudice, consente di realizzare la ragionevole durata del processo amministrativo, in attuazione dell'art. 2 del Codice del processo amministrativo. La declaratoria di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse, pronunciata in esito a un procedimento "atipico" originato da una comunicazione di cortesia, non costituisce un atto abnorme, ma rientra nel paradigma normativo tipizzato dagli artt. 35, comma 1, e 84, comma 4, c.p.a., i quali attribuiscono al giudice il potere-dovere di verificare d'ufficio la persistenza dell'interesse ad agire e di desumere argomenti di prova della sua sopravvenuta carenza dal comportamento processuale delle parti. In tali ipotesi, la mancata risposta tempestiva alla comunicazione di cortesia non può trovare giustificazione nell'assenza di istruzioni fornite dalla parte al difensore, essendo onere di quest'ultimo comunicare al giudice l'impossibilità di confermare l'interesse ad agire. La compensazione integrale delle spese di giudizio è altresì giustificata dalla definizione in rito del processo e dall'assenza di contrarie deduzioni da parte delle altre parti.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/04/2024

N. 00683/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01207/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1207 del 2019, proposto da
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati Ivone Cacciavillani e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di ((omissis))à di Piave, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Regis…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.