Consiglio di Stato sentenza n. 4984 del 2005

ECLI:IT:CDS:2005:4984SENT

Massima

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La riapprovazione di un progetto di un'opera pubblica, dopo la scadenza del termine per il completamento della procedura espropriativa fissato nel provvedimento originario di approvazione, è consentita solo a condizione che siano espressamente indicate le ragioni di forza maggiore che hanno impedito la tempestiva definizione della procedura espropriativa e che venga effettuata una nuova valutazione dell'attualità e della concretezza dell'interesse pubblico alla realizzazione dell'opera; in assenza di tali presupposti, il provvedimento di riapprovazione del progetto è illegittimo per carenza delle condizioni che autorizzano una nuova dichiarazione di pubblica utilità. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che la riapprovazione di un progetto di un'opera pubblica, dopo la scadenza del termine per il completamento della procedura espropriativa, è legittima solo se vengono rispettate due condizioni: 1) devono essere espressamente indicate le ragioni di forza maggiore che hanno impedito la tempestiva definizione della procedura espropriativa; 2) deve essere effettuata una nuova valutazione dell'attualità e della concretezza dell'interesse pubblico alla realizzazione dell'opera. In assenza di tali presupposti, il provvedimento di riapprovazione è illegittimo per carenza delle condizioni che autorizzano una nuova dichiarazione di pubblica utilità. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
(Sezione Quarta)
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello iscritto al N.R.G. 6039 dell'anno 1997 proposto da Be. Pr., rappresentato e difeso dall'Avv. Fr. Sc., con il quale è elettivamente domiciliato in Ro., Via Pe. n. 64 (presso De. St.);
CONTRO
Ministero dei Lavori Pubblici in persona del ministro pro tempore e l'Ente Nazionale delle Strade, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui uffici sono domiciliati in Ro., ((omissis)). Po. n. 12;
e nei confronti di
I.C.R. - Imprese Co. Ri. - s.r.l. in persona del legale rappresentante in carica, non costituita;
per l'annullamento
della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria, Catanzaro, n. 241/97 in data 7 aprile 1997;
Visto l'atto di appello con i relati…

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