Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 12149 del 16 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:12149CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di legittimità, nel valutare la fondatezza di un ricorso per cassazione, è tenuto a verificare il rispetto del canone normativo della necessaria specificità dei motivi di impugnazione, non essendo ammissibile una commistione di questioni di fatto con asserite violazioni di norme di diritto. Pertanto, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile qualora i motivi non siano stati proposti in modo da rispettare tale requisito, indipendentemente dalla natura di merito delle censure sollevate. In tali casi, il ricorrente è condannato alla rifusione delle spese processuali in favore della parte controricorrente e al versamento di un ulteriore importo a titolo di contributo unificato, ai sensi della normativa vigente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 3

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ARMANO Uliana - Presidente

Dott. OLIVIERI Stefano - Consigliere

Dott. SCARANO Luigi Alessandro - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - rel. Consigliere

Dott. SCRIMA Antonietta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 15222/2016 proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende;
- ricorrente -
contro
(OMISSIS), in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che la rappresenta e difende;
- controricorrente -
avverso la sentenza n. 530/2016 della CORTE D'APPELLO di ROMA, depositata il 26/01/2016;
udita la…

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