Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14661 del 28 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:14661PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'associazione di tipo mafioso, di cui all'art. 416-bis c.p., si caratterizza per la sua tendenza a proiettarsi verso l'esterno e per il suo radicamento nel territorio in cui essa si costituisce e si espande, attraverso l'assoggettamento e l'omertà della comunità locale. Pertanto, gli elementi che la connotano devono essere riferiti ai soggetti nei cui confronti si dirigono le iniziative delittuose, essendo necessario che la forza intimidatrice dell'associazione si manifesti in concreto, con il compimento di atti idonei a creare un clima di soggezione psicologica e di soccombenza della collettività di fronte alle prevaricazioni del gruppo criminoso. In tal caso, la diffusività della forza intimidatrice non può essere solo virtuale, desunta dal solo programma criminoso dell'associazione, ma deve essere effettuale, cioè concretamente esercitata nei confronti della comunità in cui l'associazione è radicata. Ai fini della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, ex art. 416-bis c.p., sono rilevanti le concordi dichiarazioni di più collaboratori di giustizia che attestino il ruolo apicale dell'indagato all'interno dell'associazione, il suo coinvolgimento nell'attività di proselitismo e di condizionamento dell'amministrazione comunale, nonché la sua partecipazione a reati-fine, come le estorsioni, idonei a rappresentare il sistema violento e prevaricatore utilizzato per perseguire le finalità della cosca mafiosa. Tali elementi, valutati sia singolarmente che nel loro insieme, possono fondare un quadro indiziario grave e concludente ai fini dell'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 897/2013 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 01/08/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

sentite le conclusioni del PG Dott. CEDRANGOLO Oscar che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) impugna innanzi a questa Corte per il tramite del s…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.