Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20282 del 28 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:20282PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La qualità di pubblico ufficiale si attribuisce a coloro che, pur non essendo dipendenti di un ente pubblico, sono delegati all'amministrazione di denaro pubblico finalizzato al perseguimento di uno scopo di interesse generale, con conseguente configurabilità del reato di peculato in caso di appropriazione indebita di tali somme. Ciò in quanto il vincolo di destinazione impresso ai fondi pubblici affidati alla gestione di un soggetto privato comporta l'attribuzione al gestore della qualità di pubblico ufficiale, con gli obblighi di corretta amministrazione e rendicontazione che ne derivano. L'omessa o inidonea rendicontazione di tali fondi pubblici, nonché la loro distrazione dallo scopo prestabilito, integrano pertanto gli estremi del peculato, a prescindere dalla natura pubblica o privata dell'ente gestore. Tuttavia, il diritto di difesa impone che, ove sia stata disposta una pronuncia di proscioglimento in primo grado ai sensi dell'art. 129 c.p.p. per insussistenza del fatto, il giudice di appello, prima di affermare la responsabilità dell'imputato, valuti compiutamente la rilevanza delle prove dedotte dalla difesa e non acquisite nel precedente grado di giudizio, al fine di verificare se esse possano incidere sull'accertamento dei fatti. In mancanza di tale valutazione, la sentenza di condanna è viziata per violazione del diritto di difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - rel. Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia A. - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/01/2015 della Corte d'appello di Bari;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito l'avv. (OMISSIS) per la parte civile, che si e' riportato alle conclusioni scritte ed alla memoria depositata;
uditi gl…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.