Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'autorizzazione paesaggistica ai sensi dell'art. 146 del d.lgs. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) non costituisce atto presupposto né del progetto preliminare né di quello definitivo di un'opera pubblica. L'art. 93, comma 4 del d.lgs. 163/2006 (Codice dei contratti pubblici) stabilisce infatti che il progetto definitivo deve individuare compiutamente i lavori da realizzare nel rispetto dei vincoli e delle indicazioni stabiliti nel progetto preliminare, contenendo tutti gli elementi necessari ai fini del rilascio delle prescritte autorizzazioni e approvazioni. Pertanto, l'autorizzazione paesaggistica non deve necessariamente precedere l'approvazione del progetto preliminare o definitivo, ma può essere acquisita successivamente, in sede di redazione del progetto esecutivo, purché nel rispetto delle prescrizioni e dei vincoli paesaggistici rilevati. Inoltre, per gli interventi su beni architettonici extraurbani sottoposti a tutela dal Piano Urbanistico Territoriale Tematico "Paesaggio" (PUTT/p) della Regione Puglia, è sufficiente il rilascio di un'attestazione di compatibilità paesaggistica, ai sensi degli artt. 4.01, 4.02, 4.03 e 5.04 delle relative Norme Tecniche di Attuazione, senza necessità di preventiva autorizzazione paesaggistica ai sensi dell'art. 146 del d.lgs. 42/2004.