Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 33715 del 16 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:33715PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, in violazione dei propri doveri d'ufficio, accetta denaro da privati al fine di compiere atti contrari ai suoi doveri, integra il reato di corruzione propria di cui all'art. 319 c.p. La prova di tale reato può essere raggiunta sulla base delle convergenti e attendibili dichiarazioni dei corruttori, le quali trovano ulteriore riscontro in altri elementi probatori, quali le testimonianze de relato di soggetti informati sui fatti e il comportamento tenuto dal pubblico ufficiale in occasione degli accessi ispettivi presso le società dei privati corruttori. Il reato di corruzione non è soggetto alla prescrizione più breve introdotta dalla legge n. 251 del 2005 qualora, alla data di entrata in vigore di tale normativa, fosse già stata pronunciata la sentenza di primo grado, in quanto in tal caso il procedimento risulta ancora pendente in grado di appello, con conseguente inapplicabilità della disciplina transitoria più favorevole. La determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui agli artt. 133 e 134 c.p., rientra nel potere discrezionale del giudice di merito e non è censurabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o irragionevole.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MILO Nicola - rel. Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RA. MA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1721/2006 CORTE APPELLO di BRESCIA, del 09/07/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/05/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. NICOLA MILO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DI POPOLO A., che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore avv. Frattini L., che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza, perche' il…

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