Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 21035 del 29 maggio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:21035PEN

Massima

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Il datore di lavoro e il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione sono gravati da una posizione di garanzia che impone loro di adottare tutte le misure necessarie per la messa in sicurezza del luogo di lavoro, anche in assenza di rischio interferenziale, al fine di prevenire il verificarsi di eventi lesivi a carico dei lavoratori. In particolare, il coordinatore per la sicurezza, pur non essendo tenuto ad un controllo puntuale e continuo delle singole attività lavorative, è comunque gravato dall'obbligo di attivarsi, anche in assenza di specifiche violazioni da parte delle altre figure della sicurezza, qualora venga a conoscenza dell'esistenza di un pericolo grave e imminente, provvedendo alla sospensione dei lavori fino all'avvenuto adeguamento da parte dell'impresa esecutrice. La condotta colposa del lavoratore infortunato può essere considerata interruttiva del nesso di causalità tra la condotta omissiva del datore di lavoro e dell'ente preposto alla sicurezza e l'evento lesivo solo ove tale condotta presenti i requisiti dell'abnormità, ovvero si collochi al di fuori dell'area di rischio definita dalla lavorazione in corso, essendo invece irrilevante la mera imprudenza del lavoratore, rientrando tale eventualità nell'ambito di rischio che il datore di lavoro è tenuto a governare. Nell'esercizio del potere discrezionale di scelta tra la pena detentiva e quella pecuniaria, il giudice è tenuto a motivare adeguatamente la propria decisione, senza che tale motivazione possa essere sindacata in sede di legittimità se non per vizi di manifesta illogicità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Presidente

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. MICCICHE' Loredana - Consigliere

Dott. MARI Attilio - Consigliere-Rel.

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
Fo.Gi. nato a L il (Omissis)
Me.Ma. nato a P il (Omissis)
Fa.Pi. nato a T il (Omissis)
avverso la sentenza del 27 aprile 2023 della Corte Appello di Torino
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del ((omissis)) che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
E' presente l'avvocato Za.Gi. del foro di Torino in difesa di:
Fo.Gi.
Me.Ma.
Fa.Pi. il quale chiede l'accoglimento dei ricorsi.
RITENUT…

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