Consiglio di Stato sentenza n. 3938 del 2012

ECLI:IT:CDS:2012:3938SENT

Massima

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La concessione di plateatico per l'esercizio di attività di somministrazione di alimenti e bevande in favore di clienti alloggiati in strutture ricettive alberghiere è subordinata al possesso di una specifica autorizzazione di pubblico esercizio, non essendo sufficiente la mera licenza di attività ricettiva che, ai sensi del d.lgs. n. 79/2011, comprende solo la somministrazione ai clienti alloggiati. Pertanto, il diniego di concessione di plateatico a un albergo che non sia titolare di autonoma autorizzazione di pubblico esercizio, ma solo della licenza di attività ricettiva, non costituisce disparità di trattamento rispetto ad altri esercizi commerciali di bar e ristoranti autorizzati alla somministrazione al pubblico, in quanto la concessione di plateatico è subordinata alla titolarità di una specifica autorizzazione di somministrazione al pubblico, non desumibile dalla sola licenza di attività ricettiva. Il vincolo paesaggistico imposto dalla Soprintendenza, che limita la concessione di plateatico alle sole attività di bar e ristoranti, non può essere considerato illegittimo per contrasto con i principi di liberalizzazione delle attività economiche, in quanto la tutela dei beni culturali e paesaggistici rientra tra le materie escluse dall'ambito di applicazione di tali principi. Pertanto, il diniego di concessione di plateatico a un albergo, motivato sulla base del mancato possesso della specifica autorizzazione di pubblico esercizio e del rispetto del vincolo paesaggistico, non è viziato da eccesso di potere, illogicità o violazione di legge.

Sentenza completa

N. 08722/2011
REG.RIC.

N. 03938/2012REG.PROV.COLL.

N. 08722/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8722 del 2011, proposto da:
Bauer s.p.a., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv. Andrea Bortoluzzi, Alessandro Veronese e Andrea Manzi, con domicilio eletto presso lo studio del terzo, in Roma, via F. Gonfalonieri, n. 5;

contro

Comune di Venezia, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv. Giulio Gidoni, Maurizio Ballerini e Nicolò Paoletti, con domicilio eletto presso lo studo del terzo, in Roma, via Barnaba Tortolini, n. 34;

per la riforma

della sentenza in forma semplificata del T.A.R. Veneto – Venezia, Sezione III, n. 01529/2…

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