Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41273 del 23 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:41273PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso, ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 416-bis c.p., non richiede necessariamente uno "status" di appartenenza formale, ma può desumersi da una stabile e organica compenetrazione del soggetto nel tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale nell'esplicazione del quale l'interessato "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. La partecipazione può essere desunta da indicatori fattuali dai quali, sulla base di attendibili regole di esperienza attinenti propriamente al fenomeno della criminalità di stampo mafioso, possa logicamente inferirsi l'appartenenza in tal senso, purché si tratti di indizi gravi e precisi, come i comportamenti tenuti nelle pregresse fasi di "osservazione" e "prova", l'affiliazione rituale, l'investitura della qualifica di "uomo d'onore", la commissione di delitti-scopo, oltre a molteplici e significativi "facta concludentia" idonei, senza alcun automatismo probatorio, a dare la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo, con puntuale riferimento allo specifico periodo temporale considerato dall'imputazione. Pertanto, la valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza in relazione al reato di partecipazione ad associazione mafiosa deve essere effettuata dal giudice di merito sulla base di una complessiva e coordinata disamina degli elementi indiziari, senza che il sindacato di legittimità possa sostituirsi a tale valutazione, se adeguatamente motivata e immune da vizi logici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

Avverso l'ordinanza n. 1072/2012 del Tribunale del Riesame di Reggio Calabria, del 28.1.2012;

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dott. Mirella Cervadoro;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, nella persona del Dott. Vito D'Ambrosio, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

Udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha concluso per…

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