Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23862 del 19 giugno 2007

ECLI:IT:CASS:2007:23862PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno può essere applicata anche nei confronti di soggetti detenuti in espiazione di pena, in quanto la sola condizione richiesta per la sua applicabilità è l'esistenza della pericolosità sociale, da accertarsi con esclusivo riferimento al momento in cui viene emessa la decisione che l'afferma. Nei confronti di soggetti indiziati di appartenenza ad associazioni mafiose, la pericolosità sociale è presunta dal legislatore sulla base della sola esistenza di indizi di tale appartenenza, senza che sia necessario l'accertamento in concreto della pericolosità. L'attualità della pericolosità è altresì presunta in ragione del carattere permanente del reato associativo e della forza del vincolo che ne deriva, con conseguente onere per l'interessato di provare l'avvenuta interruzione del rapporto e l'inattualità della pericolosità. Lo stato di detenzione, anche in custodia cautelare, non implica di per sé la rescissione di ogni legame con l'associazione o con i suoi appartenenti e, dunque, il venir meno della pericolosità, fermo restando la possibilità per il soggetto di chiedere, alla data di cessazione della detenzione, la revoca della misura precedentemente irrogata, offrendo la dimostrazione che la sua pericolosità è venuta meno in virtù dell'espiazione e della funzione risocializzante della pena. Il materiale probatorio cristallizzato nel giudizio di merito può essere validamente utilizzato dal giudice della prevenzione nel procedimento successivo, senza che ciò integri alcuna preclusione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

FA. Sa. , nato il (OMESSO);

avverso il decreto pronunciato in data 25.5.2006, depositato il 5.6.2006, dalla Corte d'appello di Catania;

Visti gli atti, il provvedimento denunziato, il ricorso;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. M. ((omissis));

Lette le conclusioni del Procuratore Generale, dott. ((omissis)), con le quali si chiede la declaratoria d'inammissibilita' del ricorso.

RITENUT…

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