Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 17144 del 2 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:17144PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle sue funzioni, omette di elevare la sanzione amministrativa prevista dalla legge e induce il privato a consegnare indebitamente una somma di denaro per evitare l'applicazione della sanzione stessa, realizza il delitto di induzione indebita a dare o promettere utilità di cui all'art. 319-quater c.p., e non il reato di concussione di cui all'art. 317 c.p., qualora non emerga un abuso costrittivo da parte del pubblico ufficiale e la dazione di denaro da parte del privato non sia causalmente collegata a una minaccia o a un'indebita pressione, ma rappresenti piuttosto il pagamento di una prestazione effettivamente resa, seppur in violazione di legge. Perché sussista il delitto di induzione indebita è necessario che il pubblico ufficiale abbia consapevolezza dell'illegittimità della propria condotta e che il privato sia consapevole di tale illegittimità, non essendo sufficiente l'induzione in errore del privato. Inoltre, il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio deve essere adeguatamente motivato sulla base di elementi concreti e non può fondarsi su meri sospetti o presunzioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. CAPOZZI Angel - rel. Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 11/08/2021 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal componente Angelo Capozzi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. CIMMINO Alessandro, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio;
udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con …

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