Consiglio di Stato sentenza n. 5664 del 2017

ECLI:IT:CDS:2017:5664SENT

Massima

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Il diniego di un permesso di costruire deve essere adeguatamente motivato, con chiara e specifica indicazione delle ragioni di fatto e di diritto che ostano al rilascio dell'atto richiesto, senza limitarsi al mero richiamo di norme o circolari interne all'amministrazione. L'amministrazione è tenuta a esplicitare in modo esaustivo il contrasto tra il progetto presentato e la disciplina urbanistica applicabile, non potendo esimersi dal fornire una motivazione che consenta all'interessato di comprendere le concrete ragioni ostative al rilascio del permesso. La mera citazione di disposizioni normative o di atti interni, come circolari interpretative, non è sufficiente a integrare un'adeguata motivazione del provvedimento di diniego, essendo necessario un percorso logico-argomentativo che renda evidente l'applicazione della disciplina al caso di specie. L'amministrazione, inoltre, deve tenere in debito conto le osservazioni e le deduzioni formulate dall'interessato in sede endoprocedimentale, pur senza l'obbligo di una puntuale confutazione di ciascun rilievo. Il mancato rispetto di tali principi comporta l'annullamento del provvedimento di diniego per difetto di motivazione, ferma restando la possibilità per l'amministrazione di riesaminare la domanda di permesso di costruire nel rispetto delle prescrizioni indicate.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/12/2017

N. 05664/2017REG.PROV.COLL.

N. 05441/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5441 del 2010, proposto da:
Artedil Costruzioni Sas, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Francesco Bruno, con domicilio eletto presso lo studio Placidi in Roma, via Barnaba Tortolini, n. 30;

contro

Comune di Andria, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Giuseppe Di Bari e Giuseppe De Candia, con domicilio eletto presso lo studio Enzo Augusto in Roma, viale G. Mazzini, n. 73 - Sc. B/2;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. PUGLIA – BARI, SEZIONE III n. 01140/2009, resa tra le parti, concern…

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