Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34498 del 16 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:34498PEN

Massima

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Il permesso di soggiorno costituisce un atto pubblico, la cui emissione mediante false dichiarazioni o attestazioni integra il reato di falso ideologico in atto pubblico di cui agli artt. 476 e 479 c.p. Ciò in quanto il permesso di soggiorno, pur non essendo un atto di mera certificazione o autorizzazione amministrativa, attesta fatti non direttamente compiuti o verificati dal pubblico ufficiale, ma oggetto di operazione di verifica documentale, e conferisce al cittadino extracomunitario il diritto alla permanenza nel territorio dello Stato e, se rilasciato per motivi di lavoro, la facoltà di accedere alle opportunità di collocamento previste dall'ordinamento, producendo così originarie posizioni giuridiche di rilevanza pubblicistica. Pertanto, il falso ideologico commesso mediante induzione in errore del pubblico ufficiale nella emissione di un permesso di soggiorno integra il reato di cui agli artt. 476 e 479 c.p., e non quello di cui all'art. 480 c.p. relativo alle sole certificazioni e autorizzazioni amministrative. Inoltre, la Corte di appello, nel ridurre la pena inflitta e applicare i benefici della sospensione condizionale e della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale, non era tenuta a motivare specificamente in ordine all'applicazione della sospensione della pena accessoria, in quanto tale beneficio si estende ipso iure alle pene accessorie ai sensi dell'art. 166 c.p., comma 1. Infine, la Corte di appello non era obbligata a una dettagliata motivazione in ordine al trattamento sanzionatorio, essendo sufficiente che la pena irrogata risulti prossima al minimo edittale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. MAURO Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/06/2019 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. Romano Michele;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Picardi Antonietta, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe la Corte di appello di Milano ha parzialmen…

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