Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5187 del 2014
ECLI:IT:TARNA:2014:5187SENT
Massima
Generata da Simpliciter
Il provvedimento amministrativo di sospensione di una licenza per la somministrazione di alimenti e bevande, disposto dall'autorità comunale, non può produrre i suoi effetti qualora il giudice amministrativo abbia accolto in via cautelare l'istanza di sospensione presentata dal titolare della licenza, in quanto in tal caso viene meno l'interesse concreto ed attuale del ricorrente all'annullamento del provvedimento sospensivo, rendendo il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse. Il giudice amministrativo, in tale ipotesi, è tenuto a compensare le spese di giudizio tra le parti, in considerazione della pronuncia in rito che non entra nel merito della legittimità del provvedimento impugnato.
Il provvedimento amministrativo di sospensione di una licenza per la somministrazione di alimenti e bevande, disposto dall'autorità comunale, non può produrre i suoi effetti qualora il giudice amministrativo abbia accolto in via cautelare l'istanza di sospensione presentata dal titolare della licenza, in quanto in tal caso viene meno l'interesse concreto ed attuale del ricorrente all'annullamento del provvedimento sospensivo, rendendo il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse. Il giudice amministrativo, in tale ipotesi, è tenuto a compensare le spese di giudizio tra le parti, in considerazione della pronuncia in rito che non entra nel merito della legittimità del provvedimento impugnato.
Il provvedimento amministrativo di sospensione di una licenza per la somministrazione di alimenti e bevande, disposto dall'autorità comunale, non può produrre i suoi effetti qualora il giudice amministrativo abbia accolto in via cautelare l'istanza di sospensione presentata dal titolare della licenza, in quanto in tal caso viene meno l'interesse concreto ed attuale del ricorrente all'annullamento del provvedimento sospensivo, rendendo il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse. Il giudice amministrativo, in tale ipotesi, è tenuto a compensare le spese di giudizio tra le parti, in considerazione della pronuncia in rito che non entra nel merito della legittimità del provvedimento impugnato.
Il provvedimento amministrativo di sospensione di una licenza per la somministrazione di alimenti e bevande, disposto dall'autorità comunale, non può produrre i suoi effetti qualora il giudice amministrativo abbia accolto in via cautelare l'istanza di sospensione presentata dal titolare della licenza, in quanto in tal caso viene meno l'interesse concreto ed attuale del ricorrente all'annullamento del provvedimento sospensivo, rendendo il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse. Il giudice amministrativo, in tale ipotesi, è tenuto a compensare le spese di giudizio tra le parti, in considerazione della pronuncia in rito che non entra nel merito della legittimità del provvedimento impugnato.
Il provvedimento amministrativo di sospensione di una licenza per la somministrazione di alimenti e bevande, disposto dall'autorità comunale, non può produrre i suoi effetti qualora il giudice amministrativo abbia accolto in via cautelare l'istanza di sospensione presentata dal titolare della licenza, in quanto in tal caso viene meno l'interesse concreto ed attuale del ricorrente all'annullamento del provvedimento sospensivo, rendendo il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse. Il giudice amministrativo, in tale ipotesi, è tenuto a compensare le spese di giudizio tra le parti, in considerazione della pronuncia in rito che non entra nel merito della legittimità del provvedimento impugnato.
Il provvedimento amministrativo di sospensione di una licenza per la somministrazione di alimenti e bevande, disposto dall'autorità comunale, non può produrre i suoi effetti qualora il giudice amministrativo abbia accolto in via cautelare l'istanza di sospensione presentata dal titolare della licenza, in quanto in tal caso viene meno l'interesse concreto ed attuale del ricorrente all'annullamento del provvedimento sospensivo, rendendo il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse. Il giudice amministrativo, in tale ipotesi, è tenuto a compensare le spese di giudizio tra le parti, in considerazione della pronuncia in rito che non entra nel merito della legittimità del provvedimento impugnato.
Il provvedimento amministrativo di sospensione di una licenza per la somministrazione di alimenti e bevande, disposto dall'autorità comunale, non può produrre i suoi effetti qualora il giudice amministrativo abbia accolto in via cautelare l'istanza di sospensione presentata dal titolare della licenza, in quanto in tal caso viene meno l'interesse concreto ed attuale del ricorrente all'annullamento del provvedimento sospensivo, rendendo il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse. Il giudice amministrativo, in tale ipotesi, è tenuto a compensare le spese di giudizio tra le parti, in considerazione della pronuncia in rito che non entra nel merito della legittimità del provvedimento impugnato.
Il provvedimento amministrativo di sospensione di una licenza per la somministrazione di alimenti e bevande, disposto dall'autorità comunale, non può produrre i suoi effetti qualora il giudice amministrativo abbia accolto in via cautelare l'istanza di sospensione presentata dal titolare della licenza, in quanto in tal caso viene meno l'interesse concreto ed attuale del ricorrente all'annullamento del provvedimento sospensivo, rendendo il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse. Il giudice amministrativo, in tale ipotesi, è tenuto a compensare le spese di giudizio tra le parti, in considerazione della pronuncia in rito che non entra nel merito della legittimità del provvedimento impugnato.
Il provvedimento amministrativo di sospensione di una licenza per la somministrazione di alimenti e bevande, disposto dall'autorità comunale, non può produrre i suoi effetti qualora il giudice amministrativo abbia accolto in via cautelare l'istanza di sospensione presentata dal titolare della licenza, in quanto in tal caso viene meno l'interesse concreto ed attuale del ricorrente all'annullamento del provvedimento sospensivo, rendendo il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse. Il giudice amministrativo, in tale ipotesi, è tenuto a compensare le spese di giudizio tra le parti, in considerazione della pronuncia in rito che non entra nel merito della legittimità del provvedimento impugnato.
Il provvedimento amministrativo di sospensione di una licenza per la somministrazione di alimenti e bevande, disposto dall'autorità comunale, non può produrre i suoi effetti qualora il giudice amministrativo abbia accolto in via cautelare l'istanza di sospensione presentata dal titolare della licenza, in quanto in tal caso viene meno l'interesse concreto ed attuale del ricorrente all'annullamento del provvedimento sospensivo, rendendo il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse. Il giudice amministrativo, in tale ipotesi, è tenuto a compensare le spese di giudizio tra le parti, in considerazione della pronuncia in rito che non entra nel merito della legittimità del provvedimento impugnato.
Sentenza completa
N. 06595/2006 REG.RIC.
N. 05187/2014 REG.PROV.COLL.
N. 06595/2006 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania
(Sezione Terza)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 6595 del 2006, proposto da: Marius et Caesar S.a.s. di Andrea Amitrano & Co., in persona del socio accomandatario, Andrea Amitrano, rappresentato e difeso dall'avv. Luigi Napolitano, con domicilio eletto in Napoli, via Cesario Console, n. 3, presso lo studio dell’avv. Marone;
contro
Comune di Pompei, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv. Andreina Esposito, Gennaro Barbato, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Bruno Ricciardelli in Napoli, piazza G. Bovio, n. 8;
per l'annullamento,
a) dell’ordinanza del comune di Pompei, n. 302 del 18 ot…
Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 43 del 2024
ECLI:IT:TARLAZ:2024:43SENTIl provvedimento sanzionatorio di sospensione della licenza per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, adottato ai sensi dell'art. 100 del T.U.L.P.S. dal Questore nei confronti di un …
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.
Un nuovo modo di esercitare la professione
Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.