Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15935 del 27 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:15935PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. è configurabile anche nei confronti di organizzazioni criminali composte da stranieri, le quali, pur senza avere il controllo di tutto un territorio, perseguono la finalità di assoggettare al proprio potere criminale un numero indeterminato di persone immigrate o fatte immigrare clandestinamente, avvalendosi di metodi tipicamente mafiosi e della forza di intimidazione del vincolo associativo per realizzare la condizione di soggezione e di omertà delle vittime. Ai fini della sussistenza del reato associativo, è sufficiente che l'organizzazione criminale sia dotata di una struttura gerarchica, di riti di affiliazione, di una forza intimidatrice promanante dal vincolo associativo, nonché di una capacità di fare adepti e di esercitare il controllo su un determinato ambito territoriale, anche se non su tutto il territorio. Il ruolo dinamico e il contributo offerto dal singolo associato al perseguimento degli scopi del sodalizio possono essere desunti da elementi quali il coinvolgimento in atti di violenza finalizzati al controllo del territorio, la capacità di affiliare nuovi membri, le dichiarazioni di collaboratori di giustizia e il contenuto di conversazioni intercettate, anche successive al trasferimento dell'indagato in un altro Paese, che dimostrino il perdurare del legame associativo. Ai fini della valutazione delle esigenze cautelari di eccezionale rilevanza, il giudice deve verificare che il pericolo di reiterazione dei reati sia sostanzialmente certo, in ragione del ruolo non marginale dell'indagato all'interno della compagine criminale e della difficoltà di recisione del vincolo associativo, anche in considerazione della duplice presunzione di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T. - rel. Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. VENEGONI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza del 30/11/2020 del Tribunale del Riesame di BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MARIA TERESA BELMONTE;
sentito il Procuratore generale della Corte di cassazione, Dr. Mignolo Olga, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
sentito l'avvocato (OMISSIS) in sostituzione dell'avvocato (OMISSIS), difensore dell'indagato, che si riporta ai motivi di ricorso e ne…

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