Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21821 del 3 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:21821PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza in sede cautelare, deve verificare la congruenza della motivazione del provvedimento impugnato rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter riesaminare nel merito la ricostruzione dei fatti e la valutazione dell'attendibilità delle fonti operata dal giudice di merito. Pertanto, il controllo di legittimità sulla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza è ammissibile solo qualora si traduca nella violazione di specifiche norme di legge o in una motivazione manifestamente illogica o contraddittoria, non essendo consentito al giudice di legittimità di sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito. Inoltre, il giudice di merito, nel valutare le esigenze cautelari, deve dare conto in modo congruo e logico della gravità della condotta delittuosa, del contesto di illegalità in cui è maturata e della personalità degli indagati, differenziando le posizioni in base al grado di responsabilità e alla dimostrata propensione al crimine.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luig - rel. Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna M. - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. SALEMME Andrea A. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
- (OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 28/09/2020 dal Tribunale di Messina in funzione di giudice del riesame cautelare;
visti gli atti, l'ordinanza ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
sentito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi;
sentito il difensore dei ricorrenti, avv. (OMISSI…

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