Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 6140 del 2023

ECLI:IT:TARNA:2023:6140SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, afferma il principio secondo cui l'accertata insussistenza dei requisiti di legge, in particolare l'assenza di conformità urbanistico-edilizia del locale in cui viene svolta l'attività di somministrazione di bevande, legittima l'adozione di provvedimenti di dichiarazione di inefficacia della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) e di divieto di prosecuzione dell'attività, a tutela dell'interesse pubblico al corretto esercizio delle attività economiche nel rispetto della normativa urbanistica ed edilizia. Tale principio trova applicazione anche in caso di rinuncia al ricorso da parte del ricorrente, non potendo il venir meno dell'interesse della parte privata incidere sulla valutazione di legittimità dell'azione amministrativa finalizzata alla salvaguardia dell'interesse pubblico. La massima sottolinea, inoltre, come la compensazione delle spese di giudizio, ad eccezione del contributo unificato, rappresenti una soluzione equa in ragione della pronuncia in rito, senza entrare nel merito della controversia.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/11/2023

N. 06140/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01324/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1324 del 2020, proposto da
Cesare Mauro e Antonella Manno, rappresentati e difesi dall'avvocato Gabriele Gava, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Napoli, in persona del Sindaco, legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, Antonio Andreottola, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Giacomo Pizza, Bruno Ricci, Eleonora Carpentieri, Anna Ivana Furnari, Gabriele Romano e Maria Cristina Carbone, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso l’Avvocatura m…

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