Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 53348 del 15 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:53348PEN

Massima

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Il diritto all'equa riparazione per ingiusta detenzione può essere escluso solo in presenza di una condotta dolosa o gravemente colposa dell'interessato, che abbia dato causa all'adozione o al mantenimento del provvedimento cautelare, valutata con riferimento sia al momento anteriore che a quello successivo alla sottoposizione alla misura. Pertanto, il giudice della riparazione deve accertare in modo adeguato e logico il nesso causale tra la condotta dell'interessato e l'adozione o il mantenimento della misura cautelare, senza limitarsi a considerare elementi indiziari generici o comportamenti ambigui, ma valutando anche le giustificazioni fornite dall'interessato, specie se rese in tempi prossimi all'adozione della misura. L'assenza di tale nesso causale, costituendo condizione necessaria per il sorgere del diritto all'equa riparazione, deve essere accertata d'ufficio dal giudice, indipendentemente dalla deduzione della parte. Inoltre, il diritto all'indennizzo non può essere escluso per il solo fatto che la custodia cautelare non sia stata determinata da un "errore giudiziario", essendo sufficiente l'antinomia "strutturale" tra custodia e assoluzione, o quella "funzionale" tra la durata della custodia ed eventuale misura della pena, purché l'interessato non vi abbia dato o concorso a darvi causa attraverso una condotta dolosa o gravemente colposa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. D'ISA Claudio - Presidente

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - rel. Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. TANGA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 78/2013 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 13/04/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO BELLINI;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Firenze, con ordinanza assunta in data 13.4.2015, rigettava la domanda di riparazione per ingiusta detenzione avanzata dall'odierno ricorrente (OMISSIS) tramite il …

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