La valutazione di impatto ambientale (VIA) costituisce un procedimento amministrativo finalizzato ad analizzare in modo globale e complessivo tutti gli elementi di un progetto che possano incidere sull'ambiente, al fine di ponderare il sacrificio imposto all'ambiente in rapporto all'utilità socio-economica perseguita. L'Amministrazione procedente, nell'esercitare la propria ampia discrezionalità in materia di VIA, non è obbligata a utilizzare lo strumento delle prescrizioni per superare le criticità emerse, potendo legittimamente adottare una valutazione negativa qualora ritenga che i profili di impatto ambientale non siano adeguatamente mitigabili. Il sindacato giurisdizionale sulla VIA è limitato alla verifica della manifesta illogicità o incongruità della decisione amministrativa, del palese travisamento del dato fattuale o di macroscopici difetti di motivazione o istruttoria, senza potersi sostituire all'apprezzamento discrezionale dell'Amministrazione. La localizzazione dell'impianto, il consumo di suolo agricolo, gli impatti cumulativi e le emissioni odorigene costituiscono profili rilevanti ai fini della valutazione di impatto ambientale, la cui ponderazione negativa da parte dell'Amministrazione non risulta irragionevole o abnorme.